MOTHERS' INSTINCT

Locandina Un film di Benoît Delhomme. Con Jessica Chastain, Anne Hathaway, Anders Danielsen Lie, Josh Charles, Eamon O'Connel, Baylen D. Bielit, Caroline Lagerfelt, Steve Routman, Alexander Blaise, Lauren Yaffe, Joel Nagle, T.L. Flint, Keeley Miller, Baylen D. Bielitz. Genere Drammatico - USA, 2024. Durata 94 minuti circa.Due mamme e un trauma da affrontareJessica Chastain e Anne Hathaway al centro di un intenso thriller psicologico di influenza hitchcockiana.di Claudia Catalli


Trama

Alice e Celine sono due vicine di casa, ma soprattutto due care amiche. Si frequentano, organizzano feste insieme ai loro mariti, guardano i figli crescere e giocare insieme. Almeno finché il bambino di una delle due precipita dal terrazzo, davanti agli occhi increduli dell'altra. Nulla sarà più come prima, e una spirale di sospetti, sensi di colpa, paranoie e delitti comprometterà per sempre la loro amicizia.

In principio era un film. Solido, pieno di tensione, firmato da Olivier Masset-Depasse, con due attrici pienamente in parte e convincenti come Veerle Baetens e Anne Coesens. Jessica Chastain ha visto Doppio Sospetto, vincitore di nove premi Magritte, ne è rimasta colpita e ha pensato bene di chiedere ad Anne Hathaway, sua cara amica oltre che collega, di farne insieme un remake. Insieme in tutti i sensi: oltre a interpretarlo, nelle parti delle amiche-nemiche protagoniste, le due attrici hanno anche scelto di produrlo.
Pur avendo a disposizione poco tempo (poco più di tre settimane) e un budget contenuto (per quelli che sono gli standard delle due attrici), il risultato è un thriller psicologico hitchcockiano e patinato che deve tutto all'affiatamento delle due dive, di nuovo insieme sul set dopo Interstellar e Armageddon Time. Funziona la loro alchimia in ogni scena, come funziona l'idea di un racconto ambientato nell'America degli anni '60 che segue il progressivo sfaldarsi di un rapporto dopo il colpo di scena drammatico, l'incubo di ogni madre: un figlio che precipita giù da un terrazzo. Sensi di colpa e di impotenza da una parte, deliri e desideri di vendetta dall'altra, nel mezzo l'elaborazione di un lutto e la repressione delle donne dell'epoca.
Benoît Delhomme è bravo a mettere in scena tutto questo (meno a proporre un finale originale) attraverso una spirale di psicosi e disperazione a due che prosegue come una coreografia. I passi sono studiati come le mosse, la sorellanza lascia via via spazio a un sentimento di profonda avversione e ostilità reciproca. Perché prima ancora di essere due vicine e due madri, Alice e Celine sono due donne che vivono la maternità come un vessillo, una medaglia, qualcosa capace di dare loro importanza e senso all'interno di una società maschilista che fondamentalmente le ignora. Allora perdere un figlio diventa più che un inimmaginabile trauma personale, diventa anche una perdita di ruolo, di senso sociale: se una donna non è più madre allora chi è? Che cosa resta di lei? La risposta la darà, in un modo del tutto imprevedibile (o quasi) Anne Hathaway, che si cala in un ruolo complesso e oscuro, agli antipodi della gallerista romantica di The idea of you. Sia lei che Jessica Chastain convincono nel lavoro speculare e al contempo antitetico fatto con la propria collega, che ricorda, oltre al film originale, anche la duplicità colma di inquietudini di May December di Todd Haynes, con Natalie Portman e Julianne Moore. Il tema freudiano del doppio è sempre interessante, quando poi è combinato con il tema dell'emancipazione femminile nell'America degli anni Sessanta e sviluppato da un regista esperto di fotografia sa affascinare e colpire nel segno.