Un film di Tsuneo Kobayashi. Con Junko Takeuchi, Nana Mizuki, Jun Fukuyama, Chie Nakamura, Shotaro Morikubo, Satoshi Hino, Akira Ishida, Hideaki Tezuka, Yurika Hino, Tomomichi Nishimura, Hisao Egawa, Masako Katsuki, Ikue Ôtani, Keiko Nemoto, Masashi Ebara, Toshihiko Seki, Kentarô Itô (II), Ryôka Yuzuki, Kosuke Toriumi, Yôichi Masukawa, Eizô Tsuda, Rumi Ochiai, Tomoyuki Kôno, Tomohiro Tsuboi, Eisuke Asakura, Ai Horanai, Kimiko Saito, Kokoro Kikuchi, Yuuki Kuwahara, Riho Takada, Ken'yû Horiuchi, Nozomu Sasaki, Mamiko Noto, Noriaki Sugiyama, Tesshô Genda, Kazuhiko Inoue, Hôchû Ôtsuka, Troy Baker, Beau Billingslea, Steve Blum, Richard Cansino, Catero Colbert, Amar Kumar Dang, Robbie Daymond, John De Mita, Ben Diskin, Brian Donovan, Maile Flanagan, Quinton Flynn, Tom Gibis, Kyle Hebert, Kate Higgins, Megan Hollingshead, Carrie Keranen, Lex Lang, David Lodge (I), Yuri Lowenthal, Mary Elizabeth McGlynn, Liam O'Brien (III), Colleen O'Shaughnessey, Robbie Rist, Patrick Seitz, Stephanie Sheh, Paul St. Peter, Skip Stellrecht, Debi Mae West, Dave Wittenberg. Genere Animazione - Giappone, 2014. Durata 112 minuti circa.Un film coinvolgente che è la giusta ricompensa a tutti i fruitori transmediali di NarutoCaratterizzato da un altissimo livello qualitativo sia per quanto riguarda le animazioni sia per la colonna sonora, è un "must see" per tutti i fan della saga, che attendono questo epilogo da ben 25 anni.di Luigi Coluccio
Sono passati due anni dalla Quarta Guerra Mondiale e tutto è cambiato - perfino Naruto. L'Eroe della Foglia, sempre con il suo stile a metà tra lo scanzonato e l'imbranato, è ora amato da molti e rispettato da tutti. Chi ha creduto in lui fin dall'inizio è Hinata Hyuga, incapace però di dichiararsi una volta per tutte. Una notte la pace del Villaggio della Foglia è spezzata dall'arrivo del misterioso Toneri, che prima tenta di rapire proprio Hinata e dopo l'intervento di Naruto riesce a portare via con sé la sorella di lei, Hanabi. Mentre un ristretto gruppo di ninja si lancia al loro inseguimento, una minaccia ben più grande appare, letteralmente, nel cielo: la Luna si sta avvicinando sempre più alla Terra e presto si schianterà su di essa.
Nexo Studios e Yamato Video unite per il fondamentale film inedito di Naruto.
Che cos'è che all'inizio separa e poi allontana sempre più i manga giapponesi dai comics americani? Che tutto finisce, prima o poi. Ma per Batman e Superman non sembra essere davvero così, visto che il Cavaliere Oscuro sta festeggiando il suo 85°anno di attività per le strade di Gotham e l'Uomo d'Acciaio ha appena raggiunto le 1072 uscite mensili non su Krypton ma nelle edicole del nostro pianeta... mentre in quel mondo sottosopra che è per gli statunitensi il Giappone (ricordate My Hero Academia: You're Next?), anche un best- e longseller come Naruto, pubblicato per quindici anni e venduto in oltre 250 milioni di copie, ha concluso la sua corsa. Ma c'è sempre modo e modo di chiudere una storia...
Già, perché anche per chi sprintava con l'iconica Naruto-run - cioè braccia spostate indietro e testa protesa in avanti a incornare ogni pericolo - la forza per proseguire a volte finisce. Ne sa qualcosa Masashi Kishimoto, creatore di Naruto, manga nato sulle pagine di Weekly Shonen Jump che assieme a One Piece e Bleach rappresenta i Big Three degli anime di inizio anni 2000. O meglio, ne sa di più il suo stesso personaggio, finalmente entrato nell'età adulta e finalmente pronto a prendersi le proprie responsabilità. Infatti se Kishimoto non è paradossalmente riuscito (ancora) a lasciare andare la sua creatura, Naruto stesso si è invece liberato dei fardelli giovanili per segnare la via alla nuova generazione di ninja.
Ma per arrivare a questo tocca assimilare un capitolo fondamentale, cioè The Last: Naruto the Movie, decimo capitolo cinematografico della saga e primo ufficialmente canonizzato, spartiacque incastrato tra il vecchio e il nuovo Naruto. Supervisionato dallo stesso Kishimoto, il film prodotto come sempre da Pierrot si immerge totalmente nella mitologia del manga, non per narrare ancora e ancora quei concetti e quelle figure, quanto per farlo un'ultima volta in quel modo lì.
Ci sono infatti il primo incontro tra Naruto e Hinata, le pene d'amore di Sakura per Sasuke e la determinazione di Naruto nel diventare hokage del Villaggio della Foglia. Ma anche e soprattutto la minaccia sempre incombente del clan Otsutsuki, il risveglio del terrificante Decacoda e il tentativo dell'Eremita delle Sei Vie di contenerlo. C'è, insomma, tutto quello che ha reso grande Naruto, ma raccontato durante il passaggio fondamentale dalla giovinezza all'età adulta, simbolicamente rappresentato da uno dei momenti più attesi dai fan della saga, cioè il primo bacio tra Naruto e Hinata.
The Last: Naruto the Movie, uscito in Giappone nel dicembre 2014, è una sorta di capitolo 699 e mezzo del manga, situato proprio tra il penultimo e l'ultimo numero, poco dopo e poco prima i fatti che hanno portato - in tutti i sensi - alla nascita di Boruto, figlio di Naruto e Hinata, e detentore del nuovo manga/anime che ha in calce il suo nome, Boruto: Naruto Next Generations. Kishimoto, infatti, ha accompagnato con mano Naruto fino dove era necessario, e ora tocca ad una nuova nidiata di ninja - e di lettori - farsi carico del grande affresco da lui iniziato.
Ed è significativo che nel fare questo si sia scelta (anche) la via del cinema e della sala, con la già citata canonizzazione del film e soprattutto la decisione di far sbocciare definitivamente l'amore tra Naruto e Hinata proprio qui. Ça va sans dire, si tratta del centro gravitazionale di questo The Last, preparato con cura fin dalle sequenze iniziali che ci raccontano del primo incontro tra Naruto e Hinata per concludersi, quasi due ore dopo, con il tanto agognato bacio. Nonostante, come già scritto, nel frattempo sfilino davanti allo spettatore eventi e personaggi fondamentali per la storia dell'Eroe della Foglia e il suo mondo.
Il film diretto da Tsuneo Kobayashi e scritto da Maruo Kyozuka è la giusta ricompensa a tutti i fruitori transmediali di Naruto, che tra i 700 episodi del manga e i 720 dell'anime necessitavano di una, più che degna, soddisfacente conclusione, cioè il riconoscere di essere cresciuti assieme al proprio idolo. E lo stesso si può dire del creatore Kishimoto, che ha più volte dichiarato di essere incapace di scrivere e disegnare momenti più romantici e che alla fine ce l'ha fatta ad assistere al bacio Naruto e Hinata.