PERFECT BLUE

Locandina Un film di Satoshi Kon. Con Junko Iwao, Rica Matsumoto, Shinpachi Tsuji, Masaaki Ôkura, Yôsuke Akimoto, Yoku Shioya, Hideyuki Hori, Emi Shinohara, Masashi Ebara, Kiyoyuki Yanada, Shiho Niiyama, Shin'ichirô Miki, Jin Yamanoi, Takashi Nagasako, Kôichi Tôchika, Sôichirô Hoshi, Kishô Taniyama, Stephen Apostolina, Steve Blum, Bob Buchholz, Steve Bulen, Christopher Carroll, David Ellenstein, Don Fischer, Bridget Hoffman, Dari Lallou, Wendee Lee, Michael Lindsay, Michael McCarty, Mary Elizabeth McGlynn, Jamieson Price, Lia Sargent, Brad Sergi, Paul St. Peter, Kirk Thornton, Bill Timoney. Genere Animazione - Giappone, 1997. Durata 81 minuti circa.


Trama

Mima, cantante di poco successo di un trio pop giapponese, le CHAM, lascia il suo gruppo per dedicarsi alla carriera di attrice, esordendo in una pellicola nel ruolo secondario di una ragazza mentalmente instabile. Ma la sua decisione è avvertita da un fan come un tradimento e scatena le sue violente manifestazioni d'ira, fino a efferati omicidi e a una spersonalizzazione della protagonista all'interno della cui mente si insinua un solo e unico sospetto: è forse lei la vera autrice di queste morti?

Pluripremiato lungometraggio di animazione e primo degli psycho thriller della storia dei cartoni animati, per la regia dell'ottimo esordiente Satoshi Kon (uno dei più famosi assistenti di Katsuhiro Otomo) che si farà notare anche per la versione anime di Viale del tramonto (Millennium Actress, 2001).

Da sempre affascinato dalle meccaniche del cinema e dello spettacolo, Kon prende la sceneggiatura di questo film (tratto da un romanzo di Yoshikazu Takeuchi) che inizialmente doveva essere portata sullo schermo da attori in carne e ossa, e le dà forma con la sua matita in una maniera virtuosa, lontano da quel solito freddo esercizio di equilibrismo stilistico tipicamente nipponico.

Lineare e compatto, riesce a tenere saldamente i fili della suspense, tessendo la trama a perfezione. Asetticità, immobilità, solitudine si mescolano come in un mazzo di carte falsate, dove non si eccede nel sensazionalismo o nel facile psicologismo.

Come è facile sottolineare, gli anime non sono necessariamente per bambini. Qui si gioca con Hitchcock, con quell'antagonista che mescola e sconvolge il destino, fino a moltiplicare la personalità della protagonista, le sue storie, i suoi luoghi, la sua voce.

Ma non confondetelo assolutamente con Guardia del corpo! Sarebbe un affronto! Mima è sola di fronte alle sue visioni e ai cadaveri che le si presentano sotto gli occhi, non c'è nessun Kevin Costner a salvarla...

Bellissime le musiche, orecchiabili, ma anche introspettive. Egregio il doppiaggio: una menzione particolare a Elisabetta Spinelli che presta la voce alla protagonista. Geniale e astuto.