Un film di Jon M. Chu. Con Cynthia Erivo, Ariana Grande, Michelle Yeoh, Jeff Goldblum, Jonathan Bailey, Ethan Slater, Marissa Bode, Bowen Yang, Bronwyn James, Keala Settle, Adam James, Colin Michael Carmichael, Alfredo Tavares, Andy Nyman, Shaun Prendergast, Sharon D. Clarke, Tarik Frimpong, James Dryden, Robin Berry, Bobby Windebank, Elizabeth Dulau, Jennifer Woodward, Stephen Stanton, Lukus Alexander, Kristin Chenoweth, Peter Dinklage, Misa Koide, Jason Lines, Idina Menzel, Dianne Pilkington, Stephen Schwartz. Genere Fantasy - USA, 2024. Durata 160 minuti circa.
La perfida strega dell'ovest è morta e il regno di Oz festeggia la liberazione della più malvagia delle creature. Anche Glinda, la buona strega del nord, si presenta per appiccare il fuoco al fantoccio della sua arci rivale. Eppure c'è stato un tempo in cui le due non solo non si odiavano, ma erano addirittura migliori amiche. Un tempo lontano, che risale al momento in cui si sono incontrate la prima volta, all'università di Shiz. Glinda (che allora si chiamava Galinda) sognava di studiare con la decana degli studi di stregoneria, Madame Morrible, ma la professoressa aveva messo gli occhi su Elphaba, una ragazza che non aveva amici per via della sua pelle di colore verde, ma aveva già grandi e incontrollati poteri.
In principio, la storia di Elphi e Glinda era un romanzo di Gregory Maguire, poi, in un crescendo di trucco, costumi ed effetti speciali, come vogliono le regole del mondo di Oz, è diventata un musical, e infine un film-tripudio, una fantasmagoria kitsch in due parti.
Il film è un lungo ma rapido alternarsi di colori sgargianti, acuti vibranti, premesse archetipiche e sviluppi ancora nascosti dietro il tendone, per scoprire i quali occorrerà attendere un anno intero.
Perché esiste la malvagità? Con questo interrogativo, affidato ad una giovane della terra dei Mastichini, ha inizio il racconto della parabola di Elphaba, nata strana ma buona, e da subito fulminata dal rifiuto del padre, offesa dalla reazione dei suoi coetanei di fronte alla sua diversità, colpevolizzata dalla sfortuna di sua sorella, emarginata come un Joker, emotivamente trascurata, lasciata sola con la propria ipersensibilità, che ha cominciato presto e irrimediabilmente a prendere il sopravvento. Dall'altra parte della stanza, nel collegio universitario, proprio come nella soffitta di Mercoledì e Enid, c'è la sua controparte, Glinda: bionda, vanitosa, ostentatamente buona e soprattutto POPolare. Le citazioni e i riferimenti vi affollano la mente? Per forza: Shiz è un calco diversamente scenografato di Hogwarts, di Nevermore, della Cacle's e soprattutto dell'Accademia del Bene e del Male dell'omonimo film di Paul Feig. Ma anche la saga degli Animali Fantastici aleggia come uno spettro sull'opera di Jon M. Chu: un movimento ideologico liberticida e intollerante sta infatti demonizzando gli animali di Oz, i quali cominciano a sparire l'uno dopo l'altro, vengono allontanati dalle cattedre, privati della parola, perseguitati e ingabbiati. I loro insegnamenti vengono sostituiti con quelli di docenti più facilmente controllabili, che invitano i giovani a non guardare al passato, perché non si scopra che la caccia alle streghe è una pratica ricorrente, che il diverso fa paura, che il potere, per autoalimentarsi, ha sempre bisogno di un capro espiatorio.
Cynthia Erivo e Ariana Grande sono le protagoniste perfette dell'universo di Oz: incarnazioni di due colori complementari, che non possono mescolarsi o si smarrirebbero, ma rendono benissimo conto di un universo polarizzato, di perenni fronti opposti, che si tratti di abbigliamento o valori morali. Uno specchio dei nostri tempi. Elphaba, costretta a maturare in fretta, fa per prima la sua scelta, rigetta il sogno infantile di assomigliare a tutti gli altri e abbraccia la sua identità, facendone una forza; parallelamente, l'identità di Glinda, così apparentemente sicura del suo preciso tono di rosa, comincia a vacillare.